Adolf Hirémy-Hirschl (1860 - 1933)

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Le quotazioni di Adolf Hirémy-Hirschl per i dipinti sono mediamente tra €5000 e €10.000. I suoi lavori più importanti possono superare questi valori. Le sue opere più ricercate sono i dipinti simbolisti in stily liberty dei primi anni del XX secolo. Le dimensioni e il soggetto raffigurato sono le caratteristiche che incidono maggiormente nella stima di una sua opera. I bozzetti e gli studi hanno valutazioni tra €500 e €3500.

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Adolf Hirémy-Hirschl (1860-1933) è stato un pittore ebreo ungherese noto per i suoi dipinti storici e mitologici, in particolare su soggetti legati all'antica Roma. Alcuni dei suoi maggiori dipinti storici andarono perduti e molte delle sue opere minori furono conservate dai suoi eredi fino all'inizio degli anni 80. Sebbene fosse uno degli artisti di maggior successo della fine degli anni '80, la Vienna del secolo, ma queste circostanze, insieme all'ascesa di Gustav Klimt e i Separatisti di Vienna, hanno offuscato la sua reputazione. Nacque il 31 gennaio 1860 a Temesvár, allora parte dell'Ungheria, ma andò a Vienna per studiare da bambino. Ha ricevuto una borsa di studio per frequentare l'Akademie der bildenden Künste nel 1878. Vinse il suo primo premio due anni dopo con Adieu: la scena di Annibale che valica le Alpi, seguito da un premio nel 1882 che gli permise di andare a Roma.

Il suo soggiorno a Roma ha avuto una grande influenza sulla sua scelta del soggetto. Tornato a Vienna, realizza il famoso dipinto di grande formato La peste a Roma (1884), opera oggi perduta. Ha avuto una carriera di successo con numerose commissioni e consensi per le sue opere storiche e allegoriche, culminate nel Premio Reale nel 1891. Durante l'ascesa di Klimt e del movimento Separatista dai viennesi, iniziò a usare il nome 'Adolf Hirémy e si stabilì a Roma , dove ha trascorso gli ultimi 35 anni della sua vita come membro di spicco della comunità artistica della diaspora. Nel 1904, settanta delle sue opere furono esposte in una retrospettiva. Fu ammesso all'Accademia di San Luca nel 1911. Uno dei suoi ultimi lavori fu Sic Transit… (1912), una grande polisemia allegorica sulla caduta dell'Impero Romano e l'ascesa del Cristianesimo. I suoi eredi possedevano ancora il suo studio per decenni dopo la sua morte. Molti dei suoi disegni, acquerelli, pastelli e schizzi di pittura a olio non furono pubblicati fino all'inizio degli anni '80. Morì a Roma il 7 aprile 1933 e fu sepolto nel cimitero protestante di Roma.